Rock'n'roll High School - ...nulla sarà più come prima!!

Tuesday, July 25, 2006

Due chiacchere con...

"L'innocenza perpetua della bellezza di una volta"
Julie's Haircut - 22 Luglio 2006

"After dark, my sweet”, ovvero lentamente vicino agli esordi, un ritorno al passato, una voglia incontrastata di adolescenza futura, il classico prototipo dell'album di passaggio, ma pieno di orgogliosi spunti sonori o cosa?
Orgogliosamente è dal 1998 che realizziamo solo "album di passaggio". Di vicino agli esordi in questo ultimo lavoro, c'è sicuramen
te lo spirito e la metodologia con cui è stato prodotto, con una minore ossessione per l'arrangiamento e un maggior abbandono emotivo.

Una circostanza che suona vagamente familiare, un luogo denso di immagini raramente affascinanti, il ritrovo dei sogni di qualsiasi viaggiatore d'età musicali, cos'è stato il Cavern Club di Liverpool e come è stata l'occasione di approfondirlo con la vostra musica?
Di avere suonato al Cavern Club, ce ne siamo resi conto forse solo dopo essere rientrati in Italia. Là è stato un weekend divertentissimo, davanti ad un pubblico che ci ha viziato, ma se non ci pensavi troppo sembrava di essere in una qualsiasi birreria emiliana.


Cos'è rimasto di quell'influenza prettamente funk di appena qualc
he anno fa, c'è, si è nascosta bene, o è momentaneamente o per sempre svanita nei pensieri di altrui circostanze?
Tuttora siamo dei grandissimi fan del funk, del soul, della musica nera in genere. Credo che tutto ciò influenzi più il nostro "atteggiamento", il modo di approcciare la musica, più che lo stile in sè. Da sempre. Ma quando ci chiedono di fare un dj set allora è tutta un'altra cosa e questo amore prende il sopravvento.


Dopo quattro dischi sempre sull'onda dell'emotività instabile, privi di qualsiasi pudore istantaneo, e sopratutto volutamente ricchi di idee, la paura non è quella di non riuscire a riuscire, o meglio a far si che tutto proceda come fino ad oggi?
L'impressione nostra al momento è che in realtà non sia mai stato facile come oggi.

Sassuolo come punto di incontro dei vostri pensieri, come risonanza della vostra vita passata, presente, ed evidentemente futura, un ritrovo quotidiano, dove crescere e maturare, influendo quanto e in che modo nel vostro modo di intendere e fare musica?

Sassuolo è provincia, questo conta davvero. Come Montepulciano per i Baustelle o Cavriago per i Giardini di Mirò. Se vieni da posti così hai qualcosa dentro che i ragazzi metropolitani non potranno mai capire, in qualche modo. Dove è più difficile raggiungere qualsiasi cosa, tanto vale puntare direttamente alle più difficili ed appaganti. Quando non ti viene offerto nulla, tanto vale puntare a tutto. Sono fermamente convinto che la provincia, per un processo di negazione, sia paradossalmente più stimolante della città negli anni della formazione di un ragazzo, anche se ovviamente richiede un percorso più faticoso, più doloroso.