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Si intitola “How dirty girls get clean” il secondo disco da solista di Courtney Love. La vedova di Kurt Cobain è rinata dopo la disintossicazione e ad aiutarla, oltre al buddismo, è stata anche Linda Perry, ex leader delle 4 Non-Blondes e produttrice (Pink, Christina Aguilera), che ha dichiarato: “Volevo salvare la regina del rock’n’roll”. La Perry nel 2005 era andata a trovare la Love presso la clinica in cui si stava disintossicando dalla droga e le aveva regalato una chitarra: “Non ricordavo la posizione delle corde”, ha spiegato Courtney, “Era come se le mie dita fossero congelate. Allora ho cercato, in silenzio, di scrivere e lottare. Pensavo: nessuno mi parlerà, non riuscirò ad avere un contratto discografico e non salirò mai su un palco. E continuavo a scrivere. Questo è un album personale”. L’album, che secondo il magazine Rolling Stone è “un desolato ritratto di tormento e redenzione”, contiene brani come “Loser dust”, una ballata contro la cocaina, “Stand up motherfucker”, atto di ribellione contro la nonna, la scrittrice Paula Fox, e “PHC” composta con Billy Corgan, ex Smashing Pumpkins, in cui la Love canta “Sono tormentata e discreditata/ Mi vergogno troppo di mostrare il mio volto”.
Il Corriere della Sera
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