La pubblica sensazione

(XL 2006)
La disgrazia di non poter più emettere suoni largamente contrastati nel vento, l'esagerazione di fondo di un collettivo impaurito dalle proprie possibilità di base negativista, l'informale delucidazione di un anormale possedimento involuto, sessista ramificazione di un già ascoltato battito di cuore immaginario, lusinghiero, perso nelle anomalie della reincarnazione viscerale di pochezza sintattica, irriconoscente.
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