Ritorno al passato...ovvero come eravamo!!
Parlando un po’ del vostro ultimo album, la critica lo ha definito come il vostro lavoro più maturo e complesso, voi siete d’accordo con la critica in questo caso?
Tutti i nostri album sono diversi uno dall'altro, ma è vero, quest'ultimo è molto più completo e maturo. Abbiamo avuto più tempo per farlo, e prima di andare in studio a registrare, abbiamo aspettato di avere 10 canzoni veramente buone. Rispetto al passato ci siamo soffermati più sulla parte strumentale, per poi dare spazio ai testi.
Dal 1998 state sotto la Bad Taste Records, forse dopo la Burning Heart, la migliore label punk/hardcore del nord Europa. Con loro come siete entrati in contatto?
Lavorare con loro è fantastico, loro si impegnano molto. Il ragazzo che dirige l’etichetta lavora dalle 9 di mattina fino alle 11 di sera, tutti i giorni week-end inclusi, sono molto concentrati e lavorano veramente bene. A mio parere la Bad Taste è una delle migliori label punk/hardcore europee, con un roster dei migliori nomi in assoluto.
"Last Days of April", è il titolo del vostro primo album, uscito nel lontano 1997, sotto la Trust No More recordings. Nel mese di Ottobre è stato ristampato sotto a Bad Taste, questo come mai, problemi con l'altra etichetta o cosa?
Perchè quando lo abbiamo registrato nel '97 abbiamo fatto solo 1000 copie che sono andate subito via, quindi abbiamo pensato che sarebbe stata una buona idea ristamparlo e da li è cominciato il nostro rapporto con la Bad Taste records. All'inizio comunque non avremmo mai pensato di ristampare quell'album, infatti all'epoca ci sembrava un lavoro infantile, molto adolescenziale.
Che cosa è rimasto dei primi Last Days of April , che ricordi avete degli esordi?
Siamo diventati più maturi, abbiamo iniziato a pensare di più alle canzoni, siamo più riflessivi e siamo molto cresciuti, pero abbiamo anche dovuto imparare a suonare meglio. Nei primi anni di carriera eravamo molto infantili, volevamo conquistare il mondo attraverso la nostra musica, eravamo pieni di sogni irrealizzabili.
I vostri 2 album, “Ascend To The Stars” e “Angel Youth”, se non sbaglio sono stati prodotti e mixati, da Pelle Gunnerfeldt, come è stato lavorare con lui e che persona è al di fuori del lavoro?
Lavorare con lui è stato fantastico, è veramente molto bravo. Per noi lui rappresenta il cosiddetto artista completo, artista pieno di idee, che grazie alla sua personalità estroversa è riuscito a diventare ciò che ora è. Come uomo non saprei che dire, è molto semplice, testardo e umano.
Sappiamo che il rapporto tra i Last Days Of April e le telecamere non è dei migliori, tanto da non amare molto neanche i videoclip, questo come mai?
In realtà non abbiamo nessun problema con le telecamere. E’ vero il video di “It’s on everything” uscito a Febbraio è a cartoni animati, ma dopo di quello ne abbiamo fatti altri due e non sono animazioni. Uno, per il Giappone, sono un insieme di riprese di concerti dal vivo, e due mesi fa ne abbiamo fatto un altro. Anche se qualche volta abbiamo criticato molto il mondo al di là delle telecamere.
Come mai la scelta di realizzare un video clip cartoon?
I ragazzi che hanno realizzato il video di “It’s on everything” avevano già fatto un ottimo lavoro per la band dei “Komeda”, quindi abbiamo deciso di rivolgerci a loro. In effetti è risultato un ottimo video, ci piace molto, siamo molto contenti, anche perché siamo diventati ottimi amici. Per quanto riguarda il futuro speriamo ce ne siamo altri come questo.
Negli ultimi 10 anni la scena underground svedese è cresciuta molto, diventando forse una delle migliori in Europa. Cosa c’è secondo voi di così speciale e innovativo li da voi? Infondo i nomi parlano chiaro, “The Hives”, “Satanic Surfers"...
Ah si è vero, ma non so perché, non ne ho la più pallida idea, forse è dovuto al fatto che c’è molta competizione. Se vuoi essere una band, se vuoi andare in tour, devi essere veramente molto bravo, focalizzarti sulla musica e lavorare sodo…quindi ce la fanno solo i più bravi...
In estate siete andati a suonare a Singapore, che esperienza è stata? Com’è la scena rock/punk da quelle parti?
E’ stato favoloso, siamo stati la solo per 5 giorni, e abbiamo suonato in un festival, con gruppi provenienti dalla Malesia, Thailandia, Hong Kong, e sembra essere una scena veramente in crescita. La scena non è il massimo ma è presente, naturalmente i gruppi sono realmente pochi, il tutto non è paragonabile all'Europa.
Quanto conta per una band come voi il fattore live?
Ci piace molto suonare e penso che sia molto importante, soprattutto in questo genere di musica. Da molti anni giriamo il mondo, ed ogni volta ci sembra la prima, la cosa più bella del fare musica è proprio girare vari paesi per suonare.
In Italia rispetto a molte altre band del vostro paese siete venuti poche volte, questo da cosa è dato, da problemi con le agenzie italiane o c’è dell’altro dietro?
Ma, non so, siamo venuti anche questa primavera in Italia, a Milano. Ci piace l’Italia, persino il marito di mia sorella è Italiano..…Certo molte band scandinave hanno anche un miglior bagget rispetto al nostro, perciò possono venire qui da voi con più facilità. Ritorneremo presto in Italia comunque non disperate.
Oltre i live quali saranno i reali progetti della band?
Per quest’anno non ci sono altri progetti perché stiamo suonando molto e finito il tour europeo inizieremo in Giappone...E poi voglio tornare a casa e passare un po’ di tempo con la mia famiglia....Poi riprenderemo a registrare nuovi pezzi, per un nuovo album che quasi sicuramente uscirà per il 2006.
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